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Civitanova verso la Transizione Ecologica, studenti a lezione di Economia circolare
Tappezzerie e cinture di sicurezza di automobili che diventano borse o zaini originali, estratti di piante con le quali tingere scarpe, olio per friggere trasformato in biocarburante, sapone o vernici. E una linea di accessori per ufficio sviluppata sulla base di criteri di Life Cycle Design.
Le aziende marchigiane che hanno abbracciato una filosofia di produzione sostenibile, insieme agli studenti presenti, sono stati i veri protagonisti del quarto focus sulla Transizione Ecologica, dedicato all’economia circolare e organizzato dall’assessore Roberta Belletti insieme all’associazione Marche a Rifiuti Zero. E il messaggio lanciato dal palco del cine teatro Cecchetti è stato molto chiaro: per diventare sempre più sostenibili è necessaria una nuova consapevolezza.
“Consapevolezza – ha detto la Belletti – che attraverso questi focus vogliamo diffondere, soprattutto tra i giovani, e far capire loro quanto è importante, per il nostro ed il loro futuro, un approccio sostenibile nella vita di tutti i giorni. Oggi abbiamo parlato di economia circolare, un modello di produzione e consumo che implica, sempre di più, condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, e riciclo. Un argomento molto apprezzato dagli studenti che hanno partecipato attivamente, con molte domande”.
Tra i relatori Lucia Pietroni, della scuola di Architettura e Design UNICAM che ha sottolineato l’importanza “di progettare prodotti che possano essere riparati, riutilizzati e riciclati. Obiettivi dell’eco design sono prevenire impatti ambientali negativi, accrescere prestazioni ambientali e contribuire alla sostenibilità”.
Jacopo Mascitti e Daniele Galoppo, titolari di EcodesignLab hanno raccontato agli studenti la storia di Green2Desk “una linea di accessori per uffici dove abbiamo riprogettato 5 tipi di oggetti con materiali più sostenibili, più leggeri, ma allo stesso tempo funzionali e facilmente trasportabili”.
Alice Cococcioni di Exseat Bag ha parlato della sua azienda che realizza borse e accessori di design recuperando e riutilizzando in modo creativo, tappezzerie e cinture di sicurezza di automobili. “Made in Italy, eco friendly, eco design e materiali rigenerati sono i punti salienti di Exseat Bag. Ogni oggetto è unico e il cliente può partecipare attivamente al design dello stesso”.
Poi è stata la volta de “La scarpetta di Venere” di Alice Vitelli che insieme al fratello hanno rilevato l’azienda di famiglia per lanciare “una nuova idea di artigianato più consapevole e rispettosa. Realizziamo – ha detto – scarpe in serie limitata per rendere unico ed esclusivo il manufatto ed evitare il più possibile scarti. Ciò che ci caratterizza è “Tinctoria”, un procedimento per tingere, secondo il colore desiderato, la pelle e le suole in cuoio chiaro con estratti di piante tintorie”.
Molta curiosità intorno alla Fattoria La Rocca di Giulia Albertini, che alleva al pascolo ovini di razza Sopravissana certificata ed esperta di lana, filati e tinture naturali: “Tra i nostri prodotti c’è anche la “lana di cane” derivata dallo spazzolamento degli animali da affezione, un prodotto zero waste(zero sprechi) e dai minori consumi”.
A chiudere il focus Giorgio Tanoni, amministratore delegato di Adriatica Oli Srl, l’azienda che si occupa del recupero di oli vegetali esausti. “Gettare questi oli nel lavandino o nel water è estremamente inquinante – ha detto rivolgendosi agli studenti – Una volta raccolti, invece, possono diventare sapone, distaccanti per l’edilizia, vernici e biocarburante”.